Documentari e Corti
I documentari di CINECITTA' LUCE

Martedì 21 luglio, ore 18.00 - Sala Luce

POTERE & PETROLIO Enrico Mattei di Fabio Pellarin (60’)

Nel 1948 a Ripalta, nel cremasco, fu scoperto un giacimento di gas naturale. Comincia così la carriera manageriale di Enrico Mattei uno dei personaggi più significativi dell’Italia del dopoguerra. Il film ripercorre la sua vita, dal 1945 all’attentato che ne causò la morte nel 1962, incrociandola con gli eventi politici ed economici che caratterizzarono lo scenario italiano ed internazionale di quegli anni. Attraverso le vicende di un indiscusso protagonista della storia italiana, riviviamo la stagione esaltante della modernizzazione e della industrializzazione del Paese che, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, aprì la via al famoso “boom” degli anni ’60 ed alla sfida coraggiosa lanciata dall’Eni allo strapotere delle grandi compagnie petrolifere- le famose “sette sorelle.


Mercoledì 22 luglio, ore 18.00 - Sala Luce

ALBANIA, IL PAESE DI FRONTE di Roland Sejko, Mauro Brescia (95’)

Sono solo 60 le miglia che dividono le coste dell'Italia dall'Albania, eppure, per la maggior parte degli italiani di oggi, l'Albania ha cominciato a esistere solo dopo il 1991, quando la televisione mostrava le prime navi stracariche di immigrati che approdavano sulle coste pugliesi. Ma cos' erano l'Albania ed il suo popolo prima di quelle immagini? Per più di quarant'anni il "Paese " era stato dominato da un regime Stalinista tra i più oppressivi che lo aveva letteralmente isolato dalla storia del resto del mondo. Il mondo di cui l'Albania per qualche decennio aveva fatto parte, quando le sue sorti erano legate a doppio filo con le vicende politiche italiane. Dalla caduta dell'impero ottomano alla prima guerra mondiale, dal re Zog all'occupazione italiana, dall'ascesa del dittatore Ennver Hoxha al crollo del comunismo, questo documentario ricostruisce per la prima volta, con assoluto rigore storico, attraverso le immagini dell'archivio Luce e quelle inedite dell'Archivio Cinematografico Albanese, la storia travagliata del Paese nell'arco del Ventesimo Secolo.


Giovedì 23 luglio, ore 18.00 - Sala Luce

CITTA’ APERTA – Vita culturale a Roma dal ’44 al ’68 di Gianni Borgna (100’)


La Repubblica sociale italiana nasce nel 1943, all’indomani dell’armistizio con gli Alleati e della liberazione di Mussolini, come tentativo di ricostruire uno stato italiano che proseguisse l’opera del fascismo. Da allora, fino all’ aprile 1945, la penisola conosce diciannove mesi drammatici, caratterizzati da una lunga scia di morte e distruzione. Nel tentativo vano di ritornare alle origini e di riconquistare il consenso delle masse, la Repubblica di Salò diventa in realtà uno strumento di repressione nelle mani dei tedeschi e crolla, nell’aprile 1945, di fronte all’avanzata degli eserciti alleati.

Venerdì 24 luglio, ore 18.00 - Sala Luce

LA ROSA DI BAGDAD di Anton Gino Domeneghini (73’)


Folgorato dalla visione di Biancaneve e i sette nani (1937) di Walt Disney, Domeneghini concepisce il progetto autarchico di un lungometraggio d’animazione tutto italiano. Ma, il bombardamento di Milano dell’ottobre 1942 distrugge lo studio e Domeneghini trasferisce tutta la squadra in due ville in provincia di Brescia. Il lavoro si protrae per tutto il periodo della guerra e oltre, finché, nel 1949, le centinaia di migliaia di disegni prodotti vengono fotografati in Technicolor in Inghilterra. La storia de La Rosa di Bagdad - un capolavoro di poesia e delicatezza inventiva - si intreccia con le vicende della guerra in Italia, col mondo della pubblicità e del cartone animato in Italia. La figura di Anton Gino Domeneghini è emblematica di una capacità imprenditoriale e creativa tutta italiana, in grado, nonostante la limitatezza dei mezzi e l’eccezionalità del risultato, di competere con le grandi realizzazioni dello studio Disney. Dopo decenni di oblio viene riscoperto e restaurato alla fine degli anni ’90 dalla Cineteca Nazionale e editato oggi in alta definizione dall’Istituto Luce. rivisitazione della tragedia che ha segnato il XX secolo.


TULIP TIME di Marco De Stefanis e Tonino Boniotti (60’)

Tulip Time è la storia del Trio Lescano, tre sorelle olandesi di origine ebraica molto popolari in Italia negli anni Trenta e Quaranta. Scoperte dall’imprenditore italiano Carlo Prato, la loro carriera è decollata nel 1938 con le canzoni di “ Anna” e “Tulip Time” che le fecero diventare un mito in Italia. La loro ascesa, però, fu simultanea a quella del regime fascista e il loro contratto di registrazione nel 1943 venne annullato perché tacciate di antifascismo. Furono per questo arrestate e detenute in custodia cautelare per settimane.

Sabato 25 luglio, ore 18.30 - Sala Luce

PREDAPPIO IN LUCE – LA CITTA’ DI MUSSOLINI di Marco Bertozzi (54’)

Qual è il ruolo di Predappio nell’immaginario dell’Italia di oggi ? Perché la città del Duce è ancora oggi oggetto di visite nostalgiche e di rituali altrove impensabili ? Il film cerca di esplorare quella che fu la prima città di nuova fondazione fascista, voluta da Mussolini sin dal 1925. E lo fa scavando nelle pieghe della propaganda di allora per rovesciarne il segno e capire meglio la Predappio contemporanea: un campionario di stili architettonici del ventennio, un “tranquillo” paesino del forlivesemeta di un cupo turismo della memoria, legato alla casa natale e alla tomba del Duce.


DIARIO DI UN GIOVANE FASCITA di Paolo Santoni (53')

L’origine e l’affermazione del fascismo attraverso il diario di un giovane squadrista. L’autore, Mario Piazzasi, ha soli 17 anni quando comincia a scrivere. E’ il giugno del 1919. Mussolini ha da poco fondato i Fasci di Combattimento. Il diario segue passo dopo passo lo sconvolgente ingresso del fascismo nella società italiana, fino al mitico evento della Marcia su Roma, che segna la fine dello slancio rivoluzionario e l’inizio della trasformazione del fascismo in regime.

Domenica 26 luglio, ore 19.00 - Sala Luce

HITLER E MUSSOLINI – Gli anni degli incontri di Nicola Caracciolo (79’)


Il rapporto tra Hitler e Mussolini ha segnato le vicende del XX secolo. Questo film di Nicola Caracciolo, che si avvale di una consulenza d’eccezione, quella di Renzo De Felice, racconta la storia di quell’amicizia, dagli esordi contrastati alla tragedia finale. Un’opera che rappresenta probabilmente la più completa raccolta di materiali filmici documentari sull’alleanza tra i due dittatori, con immagini rarissime, provenienti non solo dal ricco repertorio dell’Istituto Luce ma anche dai più importanti archivi storici tedeschi.






ALL HUMAN RIGHT FOR ALL, LO SGUARDO DEL CINEMA ITALIANO SUL TEMA DEI DIRITTI UMANI.



Com’è consuetudine da anni, i film in rassegna saranno introdotti da un cortometraggio. Quest’anno il tema è I diritti umani e verranno presentati alcuni dei corti del film collettivo ALL HUMAN RIGHT FOR ALL ispirato ai trenta articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, promosso dall’Associazione Rinascimento in collaborazione con Rai Cinema e realizzata da Settimaluna. Uno sguardo del cinema italiano, rappresentato da registi e sceneggiatori di età e sensibilità diverse, sul tema universale dei Diritti Umani. Trenta storie raccontate da Carlo Lizzani, Domenico Calopresti, Giorgio Treves, Claudio Camarca, Emanuele Scaringi, Daniele Cini, Tekla Taidelli, Anne Riitta Ciccone, Fiorella Infascelli, Ivano De Matteo, Costanza Quatriglio, Marina Spada, Nello Correale, Moshen Melliti, Daniele Luchetti, Giovanni Veronesi, Matteo Cerami, Luciano Emmer, Giuseppe Ferrara, Fausto Paravidino, Antonello Grimaldi, Wilma Labate, Vittorio De Seta, Saverio Di Biagio, Roberta Torre, Pasquale Scimeca, Liliana Ginanneschi, Antonietta De Lillo, Antonio Lucifero. .